
Event details
- lunedì | 23/08/2021
- 19:00 - 20:00
- +39 338 57.82.908
- Freeregistrazione
Giacobbe ingannò se stesso quando si avvicinò a suo padre Isacco per essere benedetto? Caino ricevette un segno o fu reso un segno? Perché troviamo più spesso “Mosè ed Aaronne” e solo a volte “Aaronne e Mosè”?
La linguistica applicata all’ebraico biblico, in particolar modo la linguistica computazionale, viene spesso considerata una disciplina riservata esclusivamente a studiosi specializzati nell’ebraico biblico o nelle lingue semitiche. Spesso la sintassi dell’ebraico biblico viene considerata come un passaggio transitorio che bisogna attraversare prima di procedere ad analizzare le cose che contano veramente, il vero significato del testo biblico.
Nelle ultime decadi, comunque, la ricerca effettuata presso il centro di ricerca Eep Talstra Centre for Bible and Computer (ETCBC) ha più volte dimostrato che la linguistica, l’analisi testuale, la traduzione della Bibbia, e l’ermeneutica sono discipline strettamente collegate tra loro.
Interpretazioni errate, o traduzioni errate del testo biblico, dipendono spesso dal fatto che aspetti sintattici vengono ignorati. Particolari sfumature della narrativa biblica diventano visibili solo se sottigliezze sintattiche vengono prese in considerazione.
In questo incontro il Prof. Wido van Peursen presenterà il contributo che l’analisi computazionale dei modelli sintattici dell’Ebraico Biblico offre per comprendere meglio la Bibbia. Il tutto verrà illustrato con l’ausilio di ricerche fatte utilizzando una risorsa collegata alla Bibbia Ebraica disponibile online (SHEBANQ).